Indica vs Sativa: conosci le differenze?

Ottobre 8, 2021

La cannabis è una delle colture più antiche. Oggi è ampiamente riconosciuto che la marijuana, questa pianta dai mille impieghi, si presenti in due specie diverse: Cannabis indica e Cannabis sativa.

L’incrocio di questi due tipi ha portato poi ad una grande varietà di ceppi ibridi, con caratteristiche uniche.

Gli scienziati che hanno studiato le differenze tra indica e sativa hanno creato una serie di teorie basate sulla genetica.

La principale teoria si concentra sulla produzione genetica di THC e CBD. Le piante che producono alti livelli di THC esprimono geni che codificano per la sintesi dell’enzima THCA. Questo enzima converte il CBG in THCA, che diventa il THC quando riscaldato. Queste piante sono in genere considerate Sativa.

D’altro canto, alcune piante esprimono geni che codificano per la sintesi dell’enzima CBDA. Questo enzima converte invece il CBG in CBDA, il precursore del CBD. Queste piante sono in genere considerate Indica.

Ma quali sono le differenze dell’effetto sul nostro corpo dopo aver assunto cannabis Indica piuttosto che cannabis Sativa?

Mettiamole a confronto:

Sativa

Dona più energia
Stimola la mente
Aumenta la creatività
Aiuta la concentrazione
Combatte la depressione

Indica

Rilassa il corpo
Stimola l’appetito
Concilia il sonno
Combatte dolore e nausea
Riduce stress e ansia


Recenti tentativi di distinguere Marijuana Sativa da Marijuana Indica si sono basati su teorie genetiche e geografiche.

Esiste anche una specie meno conosciuta, chiamata Cannabis Ruderalis, che è tipica delle regioni dell’Europa dell’Est, della Mongolia e della Russia.

Quest’ultima è molto usata per creare ibridi con dominanza Indica e Sativa, sfruttando la resistenza della Ruderalis.